The Green App 2.0 
HomeIstruzioniPianteQRcodeThe Green AppChi siamo

NomeAbete bianco
Nome ScientificoAbies alba
FamigliaPinaceae
Nome ComuneAbete bianco, abete comune, abete o avezzo
Foto
DescrizioneE'alto fino a 40 metri. La corteccia alla base degli alberi adulti è bruna-rossastra e si stacca a placche. Nelle parti più giovani dei rami e del tronco il colore tende al rosso-marrone. A maturità è grigia. E' una specie con apparati riproduttori maschili, separati dai femminili: i primi formano piccoli coni sessili, penduli, di colore giallo, i secondi formano coni rossastri, globosi e generalmente isolati. Le strutture comunemente chiamate "pigne" derivano dai coni femminili che possono lignificare e rimanere sui rami. Sono quasi cilindrici, si trovano soprattutto nella parte superiore della chioma e, a differenza dell'abete rosso, sono rivolti verso l'alto. Formati da squame fitte con brattee (foglia ridotta e modificata alla base del peduncolo fiorale) sporgenti dentate che proteggono i semi all'interno, gli strobili inizialmente di colore verde, diventano rosso-bruno quando giunti a maturità. A settembre-ottobre gli strobili (pigna o cono, pseudo frutto delle Pinaceae) le squame cadono una ad una insieme ai semi, lasciando l'asse centrale, detto rachide, nudo sul ramo, dove può rimanere anche diversi anni (tipica caratteristica del genere Abies). La produzione dei semi è piuttosto tardiva, soprattutto per le piante in bosco in quanto avviene dopo i cinquant'anni; trent'anni, invece, per le piante isolate. Le squame degli strobili hanno consistenza legnosa, variano in numero da 150-200 e ogni squama porta due semi. In totale ogni "pigna" contiene circa una cinquantina di semi fertili. Questi sono di forma triangolare, lunghi 6?9 mm, di colore giallo-bruno e presentano un'ala 3-4 volte più grande, saldamente attaccata al seme stesso, che gli permette, una volta liberati, di volteggiare in aria. Il legno dell'abete bianco è leggero, abbastanza tenero, di colore chiaro con venature rossastre; ritenuto qualitativamente inferiore a quello dell'abete rosso, è comunque ampiamente impiegato dalle industrie cartiere per ottenere cellulosa e nelle falegnamerie, dove viene utilizzato per varie costruzioni sia di interni che di esterni, nonostante sia abbastanza vulnerabile a tarli e agenti atmosferici.

Liceo A.Tosi